Qualche “tip” per la consulenza estetica in salone
Moltiplicare i servizi, diversificarli per offrire bellezza e benessere: la cabina estetica sta diventando un “must” per i grandi e piccoli saloni d’acconciatura che vogliono offrire tutto quello che un cliente può desiderare.
Non occorrono grandi spazi: si va da una piccola stanza a metrature più importanti con aree dedicate a massaggi, trattamenti viso e corpo, manicure, pedicure e perfino cabine abbronzanti. Aprendo la porta del salone, il cliente entra in uno spazio dedicato non solo alla bellezza, ma anche al benessere di corpo e mente. La sosta dall’acconciatore diventa un percorso dedicato a se stessi e al proprio relax.
Le ragioni di questa tendenza, che è sempre esistita fin dagli anni 80, ma che adesso sta prendendo piede ovunque, è dovuta sì a ragioni economiche – i clienti vanno meno in salone e occorre fare “cassetto” vendendo più servizi – ma anche al cambiamento delle abitudini di vita. Uomini e donne hanno meno tempo da dedicare a sé, ma allo stesso tempo sono diventati più attenti alla propria immagine e allo stato psicofisico.
Cosa cambia nel mestiere di voi acconciatori? Semplice: la vostra capacità di consigliare la cliente dovrà toccare anche l’estetica. In cabina potrete sempre contare su una professionista che eseguirà i trattamenti, ma sarete voi a indirizzare la vostra cliente verso il servizio benessere che più fa per lei.
Oggi cominciamo a darvi qualche piccolo suggerimento. Per esempio, lo sapete che i trattamenti antiage sono perfetti a partire dai 30 anni e che l’eccesso di sebo non è un problema esclusivo dell’adolescenza? Vi spieghiamo perché con l’aiuto di uno studio condotto da Olaz, il Multi Ethnicity Study (MES). Che, tra l’altro, contempla tutte le etnie delle vostre clienti.
1 – LA PRODUZIONE DI SEBO RAGGIUNGE IL SUO APICE SORPRENDENTEMENTE TARDI
Lo studio MES rivela che, per tutte le tipologie di etnie, i livelli di sebo raggiungono il loro picco verso i 30 e 40 anni; molto più tardi di quanto ci si aspetterebbe (durante la pubertà).
Perché è importante?
Il sebo dona luminosità e ma toglie uniformità e aumenta la visibilità delle imperfezioni. Inoltre, stimola le particelle – come quelle inquinanti – a introdursi all’interno della pelle intaccando ulteriormente la sua funzione di barriera.
2 – L’INQUINAMENTO DELL’ARIA PUO’ COMPROMETTERE LA FUNZIONE DI BARRIERA DELLA PELLE
Nel misurare la funzione di barriera della pelle e la dispersione dell’acqua (TEWL), lo studio MES mostra che sia le donne indiane che cinesi raggiungono un picco nello stesso punto. L’India e la Cina sono due dei paesi più popolati e inquinati del mondo. La misurazione TEWL relativamente alta fa sollevare la domanda sull’esistenza di una correlazione tra inquinamento e la compromessa funzione di barriera della pelle.
Perché è importante?
Lo strato più esterno della pelle è conosciuto come barriera ed è la prima linea di difesa contro gli stress ambientali: UV, inquinamento, infezioni, sostanze chimiche tossiche. Se danneggiata, la barriera della pelle può portare a un aumento dell’evaporazione dell’acqua, disidratandola e rendendola più opaca.
3 – I SEGNI DELL’INVECCHIAMENTO SONO VISIBILI GIA’ DALL’ETA’ DI 10 ANNI
Lo studio MES rivela che, per tutti i gruppi etnici, il più drastico calo dell’elasticità della pelle avviene a partire dall’età di 10 anni, fatta eccezione per le pelli africane nelle quali avviene dopo i 30. Questa perdita di elasticità amplifica i cambiamenti nella forma del viso, che si manifesta come parte del naturale processo di crescita. I risultati dello studio dimostrano anche che tutte le etnie iniziano a presentare rughe visibili intorno all’area oculare (peri-orbitale) dai 10 anni in poi.
Perché è importante?
Le scoperte di questo studio dimostrano la necessità di modificare la nostra conoscenza sull’invecchiamento della pelle, da un evento che può manifestarsi verso la mezza età a un processo che inizia già da quando si nasce.
4 I DANNI CAUSATI DAGLI UV SI MANIFESTANO IN TUTTI I TIPI DI PELLE
Anche se rispetto agli altri gruppi, le donne con la pelle più scura accumulano in modo significativo meno rughe (che sono una conseguenza dei danni dei raggi UV), con l’età anche per loro si verifica comunque un aumento delle rughe e della perdita di elasticità, dimostrando che tutte le tipologie e tonalità di pelle possono trarre beneficio dalla protezione UV.
Conseguenze
La maggior parte delle donne non utilizza quotidianamente prodotti skincare con SPF, specialmente i gruppi in età più giovane, nonostante sia stato dimostrato che l’esposizione non protetta ai raggi UV sia la #1 causa di invecchiamento prematuro della pelle.